sabato 3 gennaio 2009

Guardare confuso

Guardare confuso oltre l'orizzonte
perlaceo, assaporando l'indistinto tocco
del sole nascente sulle mie spalle,
ed accorgermi cogliendo un fiore di luce,
della tua assenza silenziosa nel solitario
percorso tra limoni dorati d'evanescenza
profumata, mentre non rimane che il canto
degli uccelli ad addolcire il passo celeste,
e la delicata melodia dei frutti in consonanza
armoniosa sfugge dalle parole che mi dicesti
quando ci amammo. E alla tua voce paragono
le voci della Natura, e pari mi sembrano in delizia,
nella sonorità e nel canto, ma non in quel languore
che mi scalda il petto nella nostalgia di non
raggiungerti mai più sul mio sentiero.

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