mercoledì 14 gennaio 2009

Guardammo silenti

Guardammo silenti oltre le attonite schiere degli anni,
e rifuggendo dalle stelle disordinatamente disposte
attorno ai nostri occhi, vedemmo scoccare la freccia
scagliate alle origini dalle vergini danzanti sulle sponde
della fredda eternità un alito di vita. Ed il metro di misurazione
dei nostri passi furono inizialmente le galassie, ed emessi i
nostri desideri sul fiume del percorso dell'anima, non si sciolse
l'enigma, ma ritornò la Sfinge traendo tra le sue ali le piaghe
d'Egitto che si avventarono sopra di noi. E fu un transito, un
editto perentorio ed implacabile che si rovesciò come
un torrente in piena nella vena delle acque disordinate
e disadorne che ci assillano, che ci affogano lentamente
nel tripudio delle spume e delle schiume.

E non si trova appiglio, ma è come navigare stretti in
un gheriglio di noce, e soggetti alla tempesta,
eppure si resta, e si rimane ad aspettare qualcosa
che ci salvi, purché sia prima
di arrivare al mare.

Nessun commento: