Il Fungus si nutre di marciume liquefatto,
Divora altri funghi e altre muffe,
Cannibale dei liquami, non conosce pace,
Ma si solleva distruggendo, finché come
Sinistra cupola non ricopre il cielo,
E l'ombra della notte eterna estende
Al di sotto; e si dice che uno di essi
Si sia nutrito al punto da diroccare
Un'intera città.
Ed incarnati in esso strutture murarie,
Case e palazzi, torri e caserme,
Lapidi di cimiteri e cancelli,
E molto altro si era stabilito.
Esso si sollevava gigantesco,
Come un'ombra vivente della morte,
E non c'era spazio o confine
Che non avesse dissolto
Nel suo slancio vitale.
Ma l'arma più pericolosa
Del Fungus sono le spore,
Si allontanano portate dal vento,
Quando sembra che stia nevicando,
E non fan distinzione tra i corpi,
Ma coprendo il terreno d'un manto,
S'installano dentro i polmoni
E li lacerano, facendo insorgere
La più terribile delle micosi.
mercoledì 28 gennaio 2009
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