Mi fanno domande sulla qualità dei miei versi,
o mi suggeriscono di scrivere in prosa,
ma io domando: che importanza ha?
Prima che io abbia finito di vergare questi versi,
scritti in un'epoca in cui troviamo da una parte
la corruzione, dall'altra l'incapacità di risolvere
le cose, molti bambini saranno morti di fame,
molti animali scuoiati vivi e vivisezionati,
molte persone morte di A.I.D.S.,
molte altre durante il lavoro,
e ancora vittime della guerra, delle torture,
delle sevizie, e delle altre forme in cui
il cancro della morte afferra l'uomo,
nel corpo o nello spirito,
sotto l'effigie dei traffici.
Per quanto riguarda me,
io non morirò in uno sprazzo di terra,
per difendere un valore che
possa essere condivisibile:
il mondo è già stato fatto e corrotto
da altri prima di me, la vera
gloria è marcita, e il resto
non mi interessa più di tanto.
venerdì 30 gennaio 2009
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