Sedermi in meditazione in riva al mare,
ed ascoltare, compreso del silenzio
delle sabbie, il piano sorvolarmi delle
capinere, e circondato dalla notte,
dalla spiaggia, pensare ad altri viaggi,
ad altri orizzonti zufolati dalla musica
del vento, e del tramonto che si stende
sopra i miei pensieri, e sui miei giorni più
neri, sulle mie tristezze, sullle mie
rabbie, e si spezza il conseguirsi degli attimi
di dolore, ed il colore si fa uno con
il dispiegarsi dell'oriente della mia
irrealtà, e mentre se ne va come
in un soffio di piume tutto quello che
mi resta, rimango immune dalla sofferenza,
e mi tuffo negli oceani dell'amore dentro
di me, oltre me, e non rimango più senza
quello che mi sento e non raggiungo,
e compreso e non compreso di qualcosa
che non so, tento di coglierne la rosa,
ma mi pungo.
lunedì 12 gennaio 2009
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