mercoledì 28 gennaio 2009

Oggi, da uno sperone di roccia

Oggi, da uno sperone di roccia
Ho visto scorrere il Po,
Ho pensato:
- Sarebbe bello, se non fosse così inquinato. -
Le colombe volteggiavano attorno
Cercando del cibo, e non c'era,
E tornavano a riva, poi, dopo,
In una fila malinconica e breve.

Presso la sponda, un sentiero,
Un uomo che passa e va avanti,
Ma non guarda ed è indifferente,
Ha i suoi pensieri, o non pensa più a niente.
Un secondo si gira e mi guarda,
Mi guarda con sguardo perplesso,
Sono io ciò che è strano lì in mezzo,
Io, ma non quello che avviene.

Più lontano, oltre il fiume, si alza
La riva coperta di neve,
Ed è parzialmente nascosta
Da canne palustri marcite,
Solo adesso m'accorgo d'un piccolo
Albero che sta alla mia destra,
Eppure non sembra ingombrante,
Il mio sguardo non copre che in parte.

Oggi, da uno sperone di roccia,
Ho visto scorrere
L'iniquità umana.

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