Io non sono il Principio del Male,
Ma a quello fatto uguale,
Vituperato ed anche diffamato
Da chi mi ha rimpiazzato.
Principio Io son di Conoscenza,
D'alta virtù, e della Somma Scienza,
Voltaire e Goethe furono miei adepti,
E Newton e altri trassi dagli inetti,
Pan è il mio nome, ed Io dalla Natura,
Così com'essa è, feroce e impura,
Trassi il mio aspetto, Io che sono il Tutto,
Io che son seme, l'albero ed il frutto,
I miei piedi zoccoli caprini
Sono, ed i lunghi villi ferini,
Ricoprono le gambe mie ed il busto,
Mi muovo tra la siepe e tra l'arbusto,
Dalle mie mani scendono gli artigli,
Che spaccano le noci ed i gherigli,
Mostrando quello ch'é il cervello umano,
Rimpicciolito dentro la mia mano,
Ed il mio volto è leggiadro è bello,
In esso trovi il lupo con l'agnello,
Lo sguardo proiettato sul futuro,
E' dolce a un tempo, ma feroce e duro,
E proiettate al cielo le mie corna,
Laddove il pensier mio sempre ritorna.
Io sono il principio del Piacere,
Del vino, dell'ebbrezza, del giacere
Con donne e ninfe senza sosta alcuna,
E ne ho avute molte, più di una,
Ed ogni cosa metto alla rovescia,
La giro, sposto, adatto alla sghimbescia,
Finché non l'ho testata e ancor provata,
Ed una nuova scienza si è creata.
Han detto che dal Tempio son fuggito,
Che sono morto, perché fui ferito,
Ma non è vero, sono sempre in giro,
Ed i sapienti e i letterati attiro.
Io sono la Natura Naturante
E quella Naturata in cui essa è stante,
Sempre mi muovo, non mi fermo mai,
Se vuoi seguirmi, non ti pentirai.
martedì 27 gennaio 2009
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