L'albero Yggdrasil squarcia
i petti dei morti, e trae nuova schiuma
dal sangue ribollente, affinché ancora
linfa portino le radici per il tronco
e mai si recidano i rami che danno
il frutto del mondo, e così diramandosi
profondamente tra le ossa ed i nervi
si innervano in tal segno ed ecco che
nuovi uomini, daini, ed arbusti, vengono
immortalati nel perpetuo transitare della
morte in nuove forme e in nuove cose,
ed è informato l'asse del mondo d'un
infinito divenire, che non ha sosta,
e ad ogni creatura vivente è accostato
perpetuamente, e si generano nuove
foglie raccogliendo il ramo il frutto
del lavoro tramato sul tramonto
dei viventi, e da questo sfruttamento
della realtà della sorte ritornano
assortiti arbusti, daini, e uomini,
ma l'albero è sempre lo stesso,
ed è contestualmente dipartito.
sabato 10 gennaio 2009
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