Perché l'hai fatto? Credevamo nella pace
e nel pane che ci avresti dato, e mettevamo
fiori nelle canne dei fucili dei khmer rossi,
ma fu un istante, e poi spararono contro di noi
le guardie, e fuggimmo attoniti, tremando ed urlando
la nostra incredulità in quanto accadeva. Ma fummo
costretti al massacro nei turni di lavoro, ed ucciso
chi cadeva nella fatica e nella sofferenza, e dai
graticci dei magazzini sentivamo le urla dei
prigionieri politici, e non c'era limite all'età
o al sesso delle vittime sotto l'insegna
delle tue velleità imperiali.
E mentre dicevi: - Io amo la Cambogia! -
Si moltiplicavano sulle pareti le fotografie
dei morti.
sabato 17 gennaio 2009
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