domenica 4 gennaio 2009

Non nuocere al tempo

Non nuocere al tempo
che ti porta via in silenzio,
tra gravami ed agrifogli,
ed i trifogli sparsi ed accaniti
rendono impedito ogni tuo passo
circonfuso di massi come spine,
ma rotola il fulmine dal cielo,
rotola il rombo, rotola il tuono,
e si fa sospetto questo rumore
naturale che t'inquieta come Sisifo
costretto a risalir lo stesso masso
sempre. E nuove idee, nuovi
orizzonti si aprono in schiere
di fronte alle fonti del pensiero,
come eserciti nutriti di battaglie,
tra fucili, forbici, e tenaglie
si taglia un crepaccio sulla terra,
e poi sparisce, e quel che resta è guerra.

E allora non nuocere
al tempo che ti resta nel
silenzio, ma scopri nuove
tracce, nuove impronte del
sentimento che ti appare come
un sole che risplende tra le
luci più piccole di stelle che,
cadute, anche se belle,
riportano lo sguardo dei tuoi occhi
sopra i monti, su nel cielo, sui rintocchi
del fiabesco mormorare delle Fate,
che alate, silenziose e delicate,
ti portano la polvere del sonno
sopra gli occhi, e ti fanno addormentare.
Ed è così che riscopri che sognare
è un'altra vita, un altro mondo,
un altro baratro profondo del pensiero,
e così nulla è falso, nulla è vero,
ma rimane la delizia della notte
a riposare sulle tue memorie.

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