Odio i miei simili. Odio le loro
Voci gracchianti di cornacchie che
Mi percuotono le orecchie, e le fanno
Sanguinare, specialmente
Se amplificate dal televisore che mi fa
Una cattiveria che non voglio ( preferirei
Essere accoltellato ), odio le loro facce
Spiacevoli e demoniache, e il modo in
Cui si disegnano nella nebbia del mattino,
E odio come si accalcano alla fermata di
Un tram, o davanti a un bar, o in una piazza
A chiacchierare di cose prive di scopo, e
Il modo in cui si palleggiano le loro sterili
Risate nell'aria. Odio le loro giacche e i loro
Cappotti che li dichiarano incapaci di sopportare
Il freddo, la loro debolezza intrinseca, la fragilità delle
Loro carni e delle loro ossa, e le loro macchine
Che mi hanno costretto con la violenza
Ad accettare, e che scaricano
Dai loro tubi di scappamento fango e medicine infernali
Che contaminano il mio corpo, odio la tecnologia,
Odio specialmente le donne e l'ipocrisia
Con la quale mascherano l'aspetto chiaramente
Brutale e scimmiesco dei loro volti dietro
Costruzioni di gracile incanto incanalate su corpi
Di creature dolci e vivisezionate, e la pochezza delle insidie
Con le quali gabbano e gabellano l'uomo
Facendolo gravemente gracidare come un rospo
Che abbia trovato le chiavi del cielo, ma che
Poi si ritrova in gabbia, odio che siamo carnivori,
E che non riuscii a crescermi vegetariano, e mi
Credo uno zombie ricucito nella carne delle carogne
Degli animali massacrati per la mia bocca,
Odio la chiara maledizione
Che siamo realmente, e riesco a cogliere la
Delicatezza e il sollievo del sonno solo sorprendendomi
Nell'immaginare il crollo più completo della civiltà
Occidentale, o meglio il sogno della bomba
Atomica che venga a liberare questo
Pianeta insolito dall'infezione della vita.
Odio i miei simili perché sono le specchio
In cui rivedo quotidianamente la mia faccia
Più autentica, odio il mio prossimo
Come me stesso.
sabato 6 dicembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento