L'uomo che sotto il rombo dei cannoni,
Adoperò la forma del sonetto,
E se non s'è occupato di canzoni,
Pur ci ha lasciato un carme ch'è perfetto,
Per dirci del sepolcro e dell'effetto,
Ch'hanno le tombe alle generazioni,
Perché sia il lor corso benedetto,
Da esempi antichi e dalle lor nozioni.
Adesso lui riposa in Santa Croce,
Libero ormai dalle miserie umane,
Perché è in pace e né più mai gli nuoce,
L'esilio che portò dalla sua terra
Con sé lontano dalle cose vane,
Cui fe' con l'armi e con il verso guerra.
mercoledì 10 dicembre 2008
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