martedì 23 dicembre 2008

Lo sbarco

Muovono nuove navi all'imbrunire,
e formano un cuneo come di nuvole
di naufragi, ed all'esterno torpediniere
e corazzate son schierate per difendere
i trasporti dai cannoni del nemico che
s'avvicina, e poi tuonano le bombarde
e si sollevano al ciel nubi di fumo, e la
gente cade sopra i ponti e sulle grate,
e sebbene non siano poche le navi che
affondano nelle enormi distese oceaniche,
pure esse crollano, nascondendosi sotto
le acque e ponendo in eterno fine alla
navigazione. Ma altre rimangono,
combattendo con nozioni innovative,
finché le nemiche son tutte affondate,
allora proseguono il corso sulla rotta,
e giungono a cannoneggiare le sponde
ove s'infrangono le onde oltre i natanti
e le boe, e si innalzano le fortificazioni
del nemico, finché rombano i ruggenti
motori dei trasporti, e a terra scaricano
le truppe dei guerrieri addestrati nelle
caserme e nelle strutture marziali, i
novellini all'arte del conflitto, e allora
ruggiscono le armi e gli stendardi,
e rintronano i cieli e la terra degli
aspri rumori della guerra.

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