mercoledì 31 dicembre 2008

Strumenti di controllo massmediatico e forme di manipolazione mentale

Il lettore è invitato a non leggere distrattamente o
sonnacchiosamente, qualora decida di procedere comunque in questo
senso, è pregato di rivolgersi a letture più divertenti e
confortevoli.

Ciao a tutti,
Nonostante la rudimentale tripartizione freudiana sia decisamente
inadatta alla distinzione della realtà della psiche, la adotteremo
come strumento di facilitazione atto all'elaborazione della tesi.
Notiamo, in questo senso, che il funzionamento del superio corrisponde
alla realtà del centro motorio, che quello della mente conscia
risponde al centro intellettivo, e che quello dell'inconscio
corrisponde al centro emozionale; ancora una volta salteremo
considerazioni inattuali a proposito del centro sessuale, giacché esso
è inadatto allo sviluppo concreto del nostro enunciato.
Notiamo innanzitutto che non esiste, nell'uomo, alcuna voce interiore
propriamente definibile come “ coscienza “, il che, potrebbe
semplicemente essere dimostrato, come facevano i Sofisti, attraverso
l'elencazione delle distinzioni sociali e culturali tra le varie
etnìe, ma noi vogliamo demolire questo concetto una volta per tutte, e
dimostrare come esso sia, difatto, una costruzione anomala ed
impropria, quasi una malattia, costruita all'interno dell'uomo da due
fattori concomitanti: l'educazione, e l'esperienza.
Abbiamo detto che il superio, o “ coscienza “, corrisponde
basicalmente al funzionamento del centro motorio: ciò può essere
dimostrato dal fatto che il precetto educativo funziona tanto meglio,
quanto più è accompagnato da una punizione, generalmente corporale:
l'uomo, insomma, funziona non diversamente dal famoso topo nel
labirinto soggetto a scariche elettriche, in questo modo, nel corso
della vita, si fa sempre più astuto, sempre più furbo, sempre più
sporco e mentitore, via via che il suo tempo trascorre.
Esistono infatti regole di sopravvivenza generali, come non toccare
una pentola che bolle, non staccare una presa elettrica toccandola con
le dita, spostare le foglie in un bosco esclusivamente con un bastone,
etc. che servono a deflettere da noi stessi l'implicita malvagità del
mondo, e regole di sopravvivenza meramente sociali: la menzogna,
l'insidia, l'inganno, il tradimento, etc. che servono invece a
deflettere da noi stessi il pericolo costituito da altri uomini,
oppure ad accaparrarci un vantaggio a loro spese.
Il che, visto da un punto di vista oggettivo ed esterno all'uomo,
corrisponde ad una vera e propria miseria perpetua, e senza alcuna
possibilità di redenzione, checché ce ne dicano martiri, profeti,
messiah, apostoli, santi, e tutta l'allegra compagnia che ormai
conosciamo anche troppo bene.
In altri termini, l'educazione meramente sociale, unita
all'esperienza, non ha altro scopo che deflettere da noi stessi il
danno che il nostro prossimo può cagionarci, e, contemporaneamente,
permetterci di infliggerne agli altri, ivi compresi piante, animali, e
qualunque altra forma di vita si opponga al nostro volere ed al nostro
momentaneo desiderio. Questo è quanto l'uomo chiama comunemente
coscienza.
La mente conscia, la più controllabile da parte dell'uomo, costituisce
né più né meno che una sorta di appendice critica del tutto, laddove
il superio era l'appendice censoria, talmente efficace da riuscire a
funzionare anche nel mondo dei sogni, trasformando una realtà concreta
inaccettabile in un simbolo accettabile, in modo da permetterci di
affrontare tutte le esperienze che, diversamente, potrebbero
addirittura ucciderci, se non altro psichicamente. In questa realtà
tesa tra morte e pazzia, si gioca il destino dell'uomo, reso capace di
affrontare ogni più piccola e più grande difficoltà quotidiana grazie
all'ausilio di semplici, ma metodici, strumenti “ tecnologici “
sviluppati da milioni di anni di evoluzione, strumenti di cui, a mio
avviso, conosce solo la minima parte, e che, per di più, usa anche
male.
Il vaglio critico della mente conscia non è però autonomo, ma è
soggetto da un lato alle influenze meccaniche determinate dal superio,
influenzato dal centro motorio, e dall'altro dall'inconscio,
influenzato dal centro emozionale: le due cose, in un certo senso,
coincidono, e si tratta di un groviglio di influenze difficilmente
dipanabili, che, di fatto, costituiscono la reale meccanicità
dell'uomo.
Poniamo l'esempio del bambino che veda un barattolo di marmellata su
uno scaffale più alto di lui, la mamma ha già provveduto, avendolo
visto in una situazione simile, a rimproverarlo, a sottolineare il suo
rimprovero con un ceffone, e a minacciarlo delle possibilità di
pericolo inerenti ad una caduta. A questo punto, la mente conscia del
bambino è agita da:
Impulso motorio ( superio ): lasciare perdere e allontanarsi, la mamma
ha spiegato che il dolore dello schiaffo è decisamente inferiore a
quello che potrebbe essere causato dalla caduta.
Impulso emozionale ( inconscio ): la marmellata, simbolo evidente del
piacere, continua a condizionare la mente conscia del bambino.
Ma la dialettica continua:
Impulso emozionale ( inconscio ): la caduta potrebbe farmi molto male.
Impulso motorio ( superio ): vagliamo tutte le possibilità di “ scossa
“ conosciute in modo da ammortizzare il più possibile il verificarsi
di un danno.
Ora, più la mente è giovane, più è facile che si verifichi una caduta,
perché, anche se il superio ha una buona educazione, difficilmente
avrà a suo supporto una pari esperienza, in quanto, questa, l'unico
modo per cui si possa formare è il trascorrere del tempo. In seguito a
questa ragione lo sviluppo dell'uomo è condizionato più o meno,
specialmente nel corso dell'adolescenza e dell'infanzia, da parte del
nucleo familiare, con l'ovvia ragione che “ hanno più esperienza “.
Inoltre, nella dialettica comune, l'espressione “ incoscienza “, e
cioé “ mancanza di coscienza “, non viene utilizzata per definire una
persona violenta e priva di scrupoli, ma, piuttosto, una persona
mancante di “ responsabilità “, la responsabilità è la capacità di
dare un responso, una risposta, ovverosia, di reagire a degli stimoli,
delle scosse elettriche, appunto.
L'esempio del bambino è quello calzante in cui noi ci troviamo ogni
volta, nella nostra giornata, in cui non abbiamo ricevuto, nel corso
della vita, stimoli sufficienti, e quindi manchiamo di “ coscienza
della situazione “, in questo caso, entriamo in loop motivato dal
contrasto superio-inconscio che determina uno stallo nel vaglio
critico della mente conscia, ed abbiamo bisogno di un intervento
esterno da parte di un'autorità superiore, un direttore “ responsabile
“, ad es. che abbia maggiore competenza di noi sull'argomento, e che
sappia risolvere la situazione, in questo modo, potremo imparare da
lui, e, in questo senso, dunque, non siamo mai molto diversi dal
bambino che richiede l'aiuto di un adulto per affrontare un problema.
In questo senso, si fanno anche più chiare le inevitabili collusioni
tra politica ed alta finanza, ad es. che tendono sempre più a
sporcarsi a causa del fatto che, in fin dei conti, anche i maggiori
responsabili di fatto non sono, per lo più, in grado di risolvere i
problemi che creano, e quanto viene inquinato da un'economia
necessariamente irresponsabile deve essere riparato da una politica
che rivesta i canoni fasulli di una responsabilità inesistente.
Su un piano più alto, e come collante, agisce la religione
monoteistica, che interviene per accecare la gente ed anteporre
l'irrazionale al razionale, in questo modo, le evidenti responsabilità
dei vari potentati vengono nascoste da una volontà divina avulsa dal
contesto storico e sociale, ed il criterio di “ coscienza “ come “
responsabilità “ viene sostituito dal concetto di “ coscienza “ come
fasulla voce interiore.
La chiesa è stato il primo strumento massmediatico a disposizione
dell'uomo: esattamente come il televisore, agisce sulle masse, ma non
ne ha identico potere persuasivo, intanto bisogna crederci, poi la
chiesa è scomoda, bisogna arrivarci a piedi ed è lontana da casa,
inoltre si viene uniti in attività sociali con altre persone che per
lo più non conosciamo, e di cui possiamo fidarci fino a un certo
punto, come se tutto ciò non bastasse, la chiesa è noiosa: per questo,
occorre inserire una trafila di salmi, omelie, e quant'altro per far
sì che riesca a stare in piedi. Questa è anche la ragione per cui
l'indottrinamento di massa determinato dalla chiesa cristiana è stato
imposto con la violenza e con l'abuso per secoli, ed i massacri
compiuti sotto l'egida della Croce sono rimasti nella storia per
secoli.
Il televisore, invece, è maggiormente persuasivo, agisce sulle masse,
ma basta premere un pulsante per accenderlo, non devi credere nel
televisore, è lui che crede in te, è comodo ed è dentro i confini
della casa, non bisogna uscire al freddo per raggiungerlo, e permette
una visione solitaria o con un piccolo gruppo ristretto di persone
fidate come il nucleo familiare: se la chiesa era pericolosa sette
volte, il televisore le settecentosettantasette volte sette.
Ora, al di là dell'effettiva cattiva qualità dei programmi, la prima
cosa che riconosciamo è l'insistenza televisiva sui bisogni
elementari, direi animali, dell'uomo, tendendo un occhio sugli spot
pubblicitari, notiamo che:
il 60% ca. degli spot riguarda generi alimentari
il 25% ca. rimanente riguarda bisogni socialmente indotti ( mobile di
una certa marca, orologio di un certo modello, etc. ), che, oltre ad
ipnotizzare l'utente per mezzo di necessità che, di fatto, non
sussistono per lui, ha anche la possibilità di imporre un modello
sociale ben preciso.
Il 15% ca. varie, che comprendono fascicoli in edicola di più vario
genere, contenenti i gadget più inverosimili da “ tutte le partite del
Milan “ fino alla raccolta “ orologi a cipolla “ ( che poi mi chiedo
cosa se ne farà mai una persona, una volta completata la raccolta, di
175 riproduzioni di orologi a cipolla da taschino, che, almeno nel
modello, sono tutti uguali!! ), detersivi, deodoranti, ed altri
oggetti di uso comune.
Cosa manca? Manca tutto ciò che Dante definiva “ virtute e canoscenza
“: non c'è alcun esempio morale, non c'è alcun valore, non c'è alcun
insegnamento, millenni di filosofia e di storia della cultura vengono
cancellati, esattamente come una macchia di grasso dalla tua pentola
preferita, da uno stormo di spot pubblicitari inframezzati a programmi
di qualità generalmente cattiva. Il libro scompare dal televisore, a
meno che non sia, ancora una volta, in vendita in una collana in
edicola che nessuno leggerà mai, e, personalmente, temo che, fra
qualche tempo, troveremo in libreria un'edizione delle “ Opere
complete “ di Platone a prezzo ridotto, ma inframezzate da cartelline
pubblicitarie plastificate non rimuovibili, e magari impolverate, un
po', di detersivo.
Sul piano tecnico, gli spot proposti, poniamo, ancora una decina
d'anni fa, forse venti, proponevano un prodotto, le sue qualità, e
quanto lo rendeva gradevole, tuttavia, occorre sottolineare che non ci
si mise molto a scoprire che tale procedimento aveva un difetto,
ossia, tanti prodotti uguali ma di marca diversa proposti
contemporaneamente o quasi secondo lo stesso metodo facevano entrare
in gioco il loop psichico precedentemente diagnosticato a proposito
del bambino dell'esempio, in questo modo, l'utente non preferiva un
prodotto di una marca precisa, ma un prodotto preciso, purché fosse di
marca. Sotto questo punto di vista, possiamo quindi facilmente
diagnosticare che lo spot pubblicitario agiva a livello meramente
intellettuale, non toccando assolutamente il centro motorio ( per
questo occorrono i telegiornali, capaci di gettare il panico su questo
o quel prodotto, pongo l'esempio della recente polemica sul latte
crudo, alcuni giornalisti hanno avuto la pessima idea di riprendere un
furgoncino con la scritta “ latte crudo, latte vero “, in un simile
contesto, ciò vuol dire rovinare impunemente una persona. Il latte
crudo, mi dicono, è un veicolo di infezioni, nessuno sottolinea anche
che possediamo una vasta rete di anticorpi, di globuli bianchi, in
generale di difese dell'organismo tali da poter costituire una valida
barriera, e che, a un certo punto, dovremmo anche tenere in
allenamento un minimo, io ho bevuto spesso latte crudo, fin da quando
ero piccolo: risultato, sono ancora vivo e sto scrivendo questo
articolo. Ora, possibile che tutto questo panico non sia stato
ingenerato dalle grandi centrali della produzione e dello smercio del
latte? Allo scopo di far rientrare nei binari della produzione delle
particelle che si stavano pericolosamente liberando? ), occorreva,
quindi, una nuova soluzione.
Non è un caso che i nuovi spot pubblicitari ci mostrino facce
ridicole, situazioni stupide, personaggi che ci vergogneremmo ad
incontrare, o tanto maggiormente, ad essere, noi, essi stessi: ciò ha
una motivazione ben precisa.
Innanzitutto quanto sopra soddisfa l'ordinaria mediocrità personale
dell'uomo, permettendogli di sentirsi superiore ad un esempio
eminentemente scimunito, e, ciò, porta due vantaggi: da un lato culla
la persona da un punto di vista emozionale, dandole l'idea di valere
qualcosa, dall'altro le mostra un'altra persona che le è evidentemente
inferiore e che, tuttavia, ha saputo scegliere meglio di lei, l'unica
soluzione è batterla sul tempo, ed acquistare al più presto lo stesso
prodotto. A tale proposito, è opportuno sottolineare come, da un lato
qualitativo, ciò ingeneri una corsa alla sempre maggiore stupidità
degli spot pubblicitari in base alle esigenze, sempre astronomiche,
dei produttori, dall'altro, come venga, in questo modo, aggirato il
senso critico dell'utente, perché il messaggio pubblicitario non
agisce più sulla sua mente conscia, ma sull'inconscia.
Molti potrebbero ritenere che non sia cambiato nulla, in generale,
rispetto alla situazione precedente, in quanto l'utente è uno solo,
mentre i prodotti forniti sono, in ogni caso, molti, tuttavia,
qualcosa è successo, ossia, non si è ingenerato il loop, il messaggio
ha avuto tutta la facilità e la comodità di rimanere impresso e
sigillato nell'inconscio, saltando come l'io, così il superio, pronto
a svegliarsi al momento opportuno per catturare la preda, per
verificare la realtà di questo fatto, è opportuno ricordare come,
facilmente, dopo il lungo viaggio nell'inconscio determinato dal
sonno, al mattino, possiamo ricordare spezzoni di vecchie pubblicità
che, ormai inutili perché legate ad un prodotto desueto o in disuso,
si liberano, nel tentativo del cervello di rimuovere queste vetuste
incrostazioni.
Da ciò, risulta dimostrato come il mondo della pubblicità televisiva
sia quanto di più pericoloso mai ideato ai danni della psiche umana e
del suo sano sviluppo, in linea indiretta, essa crea un mondo privo di
riferimenti ideali, ma ricco di imposizioni sociali, un mondo in cui
un ragazzo che non possa permettersi un Rolex od una Rolls-Royce, sia
costretto a sfoggiare davanti a propri amici pasticche di ecstasy o
tiri di coca, pur di dimostrare di avere un qualche valore, sia pure
degenerativo: ciò è tanto maggiormente aggravato, perché viene a
mancare anche il necessario ausilio, ideale o educativo, della
famiglia, che avrebbe permesso maggiormente di liberare i giovani da
una situazione della quale, invece, la stessa famiglia, vittima di
condizioni di lavoro spesso massacranti, è costretta non solo ad
accettare, ma addirittura a promuovere.
Questo a livello visivo, ma la potenza aggressiva del mondo
pubblicitario non si ferma qui, ogni senso, ogni strumento che possa
essere coinvolto nel bombardamento psichico, viene coinvolto, e così,
assistiamo a jingle musicali di fastidiosa ripetitività e di orrenda
meccanicità, a slogan che, quanto più sono stupidi, meglio è, e,
anche, ad una corretta e sapiente gestione di colori sempre più
strombazzanti e vivaci: sappiamo fin dall'antichità che ad ogni colore
corrisponde un'emozione, nelle pubblicità, molto spesso, i colori
vengono resi il più incisivi possibile, in modo da dare la più
radicale scossa all'inconscio.
Ma quale vantaggio, di fatto, ottiene il produttore dalla
cancellazione del loop critico?
Apparentemente nessuna, in quanto, di fatto, la scelta commerciale tra
i prodotti rimane immutata: tuttavia, l'imprinting diventerà tanto più
determinante, quanto più la veicolazione emozionale si farà concreta:
in altri termini, cancellando il loop critico, ecco quello che
avviene:
Inconscio: spinta emozionale determinante.
Superio: nessuna “ scossa “ avvertibile, il comportamento, anche
sociale, indotto dal meccanismo pubblicitario si renderà concretamente
strumento di un nuovo modello educazionale e comportamentale, molto
più facilmente accettabile perché non motivato da scosse violente al
centro motorio, e quindi avvertito come rassicurante ed affidabile, ed
utilizzato anche a fini di controllo sociale e personale.
Io: l'Io agisce a prescindere da qualunque apparato censorio,
rendendo, di fatto, la scelta una fonte di aggregazione motivazionale
e sociale, nell'uomo viene radicalmente annullata ogni possibilità di
vaglio critico.
In questo modo, i deleteri automatismi che stanno alla base del
funzionamento della macchina-uomo, vengono incentivati,
strumentalizzati, e adoperati al fine di una regressione delle masse a
livello animale, legate, esattamente come mucche da mungere, al
processo lavoro-consumazione-lavoro: la percezione di questo stato di
cose esiste, ma ad un livello ancora una volta inconscio, e la
crescente frustrazione determinata dall'inumanizzazione della realtà
delle cose porta ad una crescita radicale dei sentimenti negativi,
come l'odio, la rabbia, la paura, rendendo i rapporti familiari e
sociali sempre più difficili e tesi, e quelli economici basati sullo
sfogo determinato dallo spreco: in altri termini, i paesi abbienti
vengono costretti dalla rabbia ad acquistare sempre più cose inutili
allo scopo di ottenere un “ prestigio sociale “ in modalità
psichicamente indotte, mentre i paesi meno abbienti vengono costretti
a soddisfare questa realtà del nulla attraverso procedimenti di lavoro
ben al di sotto degli standard dei diritti umani, la conseguenza è
evidente: guerre, carestie, traffico di armi e di droga, etc. Tutto
questo, in ultimo, è determinato dal fatto che l'uomo, non essendo un
animale da spremere, viene trattato né più, né meno, che come tale.
Sta ad ogni singola persona trovare le proprie soluzioni: quelle che
ho adottato per me sono: spegnere il televisore, camminare all'aria
aperta, fare acquisti esclusivamente in prodotti non pubblicizzati,
cercare un medico che sia possibilmente anche erborista, etc. Ma
ammetto sinceramente anche i miei limiti, nell'acquisto di prodotti
alimentari difficilmente compro cose che non siano “ griffate “.
Come sapete, non sono esattamente un amante della chiesa cristiana,
tuttavia, se devo scegliere se farmi rincoglionire dalla televisione o
farmi rincoglionire dal prete, preferisco farmi rincoglionire dal
prete: se non altro farò una passeggiata, starò in compagnia, avrò
occasione di socializzare, e il sacerdote cristiano, tra un inno ed
una preghierina, magari qualcosa di buono me lo insegna.
Insomma, leggete fiabe ai vostri figli, discutete con loro di libri o
di fumetti, giocate con loro a scacchi, ascoltate musica con loro,
qualunque cosa, oggi come oggi, è preferibile al televisore, o, se
proprio dovete, spegnete comunque il televisore, e andate in chiesa.

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