Eppur si muove, e rimiro ancora
Le meraviglie del cielo stellato,
Io reso zoppo e torturato,
Giacché tornai alla mia dimora.
E non avevo torto, ma qualora
Venisse un tempo un po' più fortunato,
In cui studiare si potrà il creato,
Possiate ricordare questa ora.
Dimostrai che sul sole macchie nere
Contaminavan le sfere celesti,
Ma non si volle dir ch'erano vere,
Così s'usò il panno della tortura
Per nettar le filosofiche vesti,
E scagliare sul mondo la paura.
giovedì 11 dicembre 2008
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