Vorrei che tu sapessi quel che ho dentro,
Come una scucitura, come un vuoto
Una ferita che se fosse in corpo,
Di simile dolore non sarebbe.
E adesso che mi sono innamorato
Di te, che non mi lasci che nel vuoto,
Di tutta la mia arte non rimane
Che un vacuo impegno che mi disorienta,
E questo orecchio che mi fa sentire
Cose che non vorrei più percepire,
Io mozzerò con lama di rasoio,
E poi di me farò un autoritratto,
Ma a te non resterà che questa busta,
Ben sigillata e chiusa con la cera,
Un testimonio di chi più non spera,
Un pezzo del mio corpo rifiutato.
venerdì 19 dicembre 2008
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