Dentro il sepolcro coi tuoi figli morti,
Attendi tu che si dilegui il giorno,
Non sono veri figli, sono aborti,
E sono proprio tutto quel ch'hai attorno.
Ché li volesti spenti, e non risorti,
Come per farne alla vita scorno,
Vampira che ti nutri dei tuoi torti,
Di cui mai pentimento farà storno.
Ed i lor vermi schiacci nelle mani,
Li spalmi sul tuo volto e fan da trucco,
E mentre nella tomba tu rimani,
Il sangue usi e ne fai un rossetto,
Che gli altri spettri lascerà di stucco,
E poi ti siedi e coccoli un insetto.
lunedì 15 dicembre 2008
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