lunedì 22 dicembre 2008

Psicoterapia

Siamo precipitati in questo mondo,
Un carcere fatto di rovi e spine,
Un globo nero che non ha confine,
Un abisso che pare senza fondo,

Se la tocchi ogni sbarra ti trafigge,
Ma a nascer torna da ogni tua ferita,
Un profumo ch'è il profumo della vita,
E non demorder mai s'esso ti affligge,

Imprigionati dai raggi del Sole,
Rinchiusi dentro il centro della Terra,
Che sia la nostra dolce od aspra guerra,
Bene è sempre saper quel che si vuole,

Perché venimmo qui con uno scopo,
Per un motivo, a fare qualche cosa,
Ad amare, a cogliere una rosa,
Perdendoci nel prima oppur nel dopo,

Ma se lo vuoi, franger potrai l'inganno,
E chiarir con la forza della mente,
Tutto quello ch'avviene nel presente,
E capirai che non esiste affanno,

Ma solo confusione ed incertezza,
Che ci circondan dentro come fuori,
E che spezzare sanno anche gli amori,
I sogni, una placida carezza,

Ché siam Angeli senza più le ali,
Ma ancora riman dentro del passato,
Il ricordo di quanto abbiam volato,
A confortarci dagli odierni mali,

E se ti sforzerai col tuo pensiero,
Saprai d'un tempo in cui eri beato,
Alla creazione hai partecipato,
E come allora adesso sei sincero.

Ma ama, ama con tutte le forze,
- Ama e fa' ciò che vuoi! - Dice Agostino,
Ama la Terra, il pane come il vino,
Ché tutte l'altre cose sono scorze

- E questi ben lo sa quegli che ha Fede -
Create dal Demonio ad ingannarti,
A spaventarti, ed a confuso farti,
Ma nulla potrà mai contro chi crede,

Perché egli sa che ci fu un tempo in cielo,
In cui brillammo tra le nubi e stelle,
Tra dolci volti e tante cose belle,
Non come adesso al freddo senza un velo.

E tra dorati e argentei palazzi,
Pieni di guglie e di minareti,
Non c'era alcuna legge od altri veti,
Brillavano le stelle, erano arazzi;

Giocava il Toro con il Capricorno,
Mentre i Gemelli eravamo noi,
Ma tu ama, ama e fa' ciò che vuoi,
Ed in Terra al Diavolo fai scorno,

Mentre l'Acquario donava all'Ariete,
Tutta l'anfora sua ripiena d'acque,
Perchè si lamentava e dopo tacque,
Che cosa ci vuoi fare? Aveva sete.

E la Vergine il Leone accarezzando,
Sapeva essere dolce, ed era fiera,
Così di rivederla ancora spera,
Al buon Regno dei Cieli ritornando,

Così il Cancro e lo Scorpione insieme,
Giocando si pizzicavano tutti,
Eran felici anche se son brutti,
Ancora adesso, sai? Restano assieme.

Mentre quella che sembra una Bilancia,
Invece non lo è ma il Sagittario,
La usa, ed è infinita, come diario,
Con frecce cose scrive sulla plancia,

Ed i Pesci sguazzano felici,
Nessuno lor dà caccia con l'uncino,
E l'uno all'altro stan sempre vicino,
Ché sono affettuosi e sono amici.

Mentre Saturno se ne sta in disparte,
Con la pallida pelle e fredda al tatto,
Che fa venire i brividi al contatto,
Perché il suo regno è da un'altra parte,

Il gran Giove serenamente regna,
E governa sopra un mondo felice,
Lui nuovi giochi e nuove feste indice,
Un albero fiorito è la sua insegna,

E Marte fa la guerra, ma per gioco,
I guerrier suoi si curano ogni notte,
Ma poi tornano a lottare a frotte,
E se si rimane morti, è per poco,

Mentre Venere sparge la dolcezza,
Nutrendo del suo amore tutti i fiori,
Riempiendo di letizia tutti i cuori,
Rimane ovunque la sua tenerezza,

C'è Mercurio che rende tutti saggi,
E sotto il suo caduceo lui difende
Questo mondo che solo gioia rende,
In cui non hanno mai fine i tuoi viaggi.

Così se chiuso sei in questa galera,
Non cedere alla rabbia ed al dolore,
Ma dei ricordi tuoi riempiti il cuore,
Ed abbi Fede, ama, spera, e spera,

Perché i rovi non son che un'illusione,
E la Luce che accoglierai nel corpo,
Ti mostrerà che non hai avuto torto,
In questa breve peregrinazione,

La Volontà tua può spezzare i fili,
Che come burattini ci fan stare,
Ci fan muovere, e ci fan pensare,
Ma sai che sono tutte cose vili,

Così leggi il tuo cuore e in Paradiso,
Tu entrerai forzandone le porte,
Ché esse son difese, ma se forte
Sarai, lo scorgeranno nel tuo viso.

Ché per te si aprirà la Vita Nuova,
E scoprirai la nascosta bellezza,
Di questo mondo, e come una carezza,
Vivrai tal da resistere a ogni prova,

Perchè se il tuo corpo è qui l'Inferno,
Pure può aprirsi alla gioia il cuore,
E svelare il mistero, ed è l'Amore,
Che infinito proviene dall'Eterno,

Ed è una luce che non ha confine,
Che splendere ti fa senza mai sosta,
Che nel segreto, dentro te è riposta,
Ed è una meraviglia senza fine,

La porta il tuo Angelo Guardiano,
Che sempre a te provvede, e non lo vedi,
Che crede in te, anche se non ci credi,
Che t'assiste se sei bimbo o se sei anziano,

L'intera vita Lui dal ciel ti guarda,
E se bisognerai d'alcun soccorso,
Allora muoverà verso il tuo corso,
Perché nell'assistenza mai ritarda,

E se la vita par senza speranza,
Prendi la prospettiva dell'Immenso,
Prendine lo sguardo come il senso,
E saprai che si tratta d'una danza,

Che ha passi leggeri oppur brutali,
Ma se tu sai che l'anima tua è eterna,
Nessuna cosa mai più ti costerna,
Ché i più feroci inganni chiaman mali,

Pure se puoi migliora questo mondo,
Fanne una meraviglia ed un giardino,
O fanne una collina di rubino,
Sia leggero il tuo placido affondo,

Ché se la Gerusalemme Celeste
Nel tuo cuore sei pronto ad invitare,
Lei vorrà soltanto a scivolare
Fin dentro alla tua corporea veste,

E amerai anche chi ti fa del male,
Perchè saprai che dorme e che non sa
Né quanto vive, né quello che fa,
E pur se l'uno all'altro non è uguale,

Sempre saprai sorrider distinguendo,
Perché immersi nelle sciagure umane
Siam tutti, anche se son cose vane,
E rancor non proverai questo sapendo,

Ma amerai con tutte le tue forze.
Ama e fa' ciò che vuoi! - Dice Agostino,
Ama la Terra, il pane come il vino,
Ché tutte l'altre cose sono scorze.

E se nel cuore ti renderai affine,
All'armonia che tra le sfere suona,
Tuo sarà il mondo e tutto ciò che dona,
E solo amore e luce avrai a confine.

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