Continuiamo i nostri trattatelli propedeutici alla fondazione
dell'etica del Nuovo Eone domandandoci se i segreti custoditi dalla
numerazione romana siano occultati anche nella numerazione araba:
apparentemente sembrerebbe di no, infatti cos'ha a che fare il " 9 "
con il " IX " romano? Ma in realtà, osservando con più attenzione,
scopriremo che la stessa matrice psicologica fu occultata in questo
senso secondo una costruzione più orientale. Infatti, cominciamo
notando che " 1 ", parimenti allo " I " romano, raffigura una figura
fallica, il " 2 " può essere avvicinato alla figura femminile della "
P " del nostro alfabeto, mentre il " 3 " , più “ panciuto “ ricorda
molto la Venere paleolitica della “ B “ del nostro ( e romano )
alfabeto, e via di questo passo.
Noi però non volevamo dimostrare la natura evidentemente fallica dello
“ 1 “, ma quella del “ 9 “, e, in questo senso, non ci occorre altro
che accorgerci che si tratta dell'unico numero che possa essere
rovesciato sensatamente, dando origine al “ 6 “, in questo modo,
potremmo avvicinarli dando luogo al Tao, che può essere espresso sia
come “ 69 “, sia come “ 96 “, esattamente come avviene per il Tao
cinese, che può essere costruito mettendo l'oscurità a destra o a
sinistra, a piacere: ma generalmente il lato sinistro è considerato
quello femminile e notturno, non a caso luciferano, perché Lucifero è
una donna, e cioé la Sophiah che fu scacciata dal contesto
dell'escatologia biblica nel momento in cui si volle fare della
religione uno strumento di predominio maschile. Notiamo, inoltre, che
“ 69 “, ossia il numero laddove la parte femminile è effettivamente a
sinistra, è, non a caso, il nome di una particolare posizione sessuale
nella quale l'uomo e la donna prendono effettivamente l'aspetto del
Tao, con la precisa accentuazione delle divergenze e delle somiglianze
tra i due corpi che si diagnosticano nel Simbolo cinese, nonché con il
trattenimento di due particelle, che non fanno parte direttamente,
almeno in questo contesto, della pratica sessuale, e che in effetti
nel Tao troviamo dislocati, perché ci riferiamo ai petti, laddove
nella donna il seno è l'unica parte destinata a un ruolo attivo
( l'allattamento ) in un corpo generalmente passivo, mentre nell'uomo
il petto è l'unica parte destinata a un ruolo passivo in un corpo
generalmente attivo.
Chiarita la natura eminentemente maschile del “ 9 “ e dello “ 1 “, la
natura femminile dello “ 0 “, simbolo cavo per eccellenza, salta agli
occhi da sé, e quindi il “ 10 “ non è altro che il ribaltamento del “
69 “ motivato non più da esigenze di piacere sessuale, ma dal motivo
dell'accoppiamento al fine della prolificazione. E infatti, vediamo
che il “ 10 “ viene seguito dallo “ 11 “, che raffigura il padre con
il figlio ormai cresciuto e pronto a succedergli, mentre il “ 12 “ lo
segue per scaramanzia, perché nell'epoca in cui furono concepiti
questi numeri, come in India così in Arabia, e non solo, una figlia
femmina era concepita esattamente come una disgrazia.
A questo punto, possiamo dichiarare senza più ombra di dubbio che il
crocefisso non è altro che il fallo, che muore afflosciandosi dopo
l'accoppiamento per poi tornare in forze per il rapporto successivo, e
per favorire una nuova nascita, mentre la croce, o lo “ 0 “ non è
altro che l'organo genitale femminile ( croce e delizia di ogni
uomo ), che lo accoglie nella sua stretta " mortale ". Questo segreto
venne nascosto per secoli all'interno della confraternita Rosa+Croce,
laddove la croce del più allude chiaramente ad una congiunzione dove
la barra orizzontale rappresenta il principio attivo, e quella
verticale il principio negativo, la rosa la Yoni od organo femminile,
ed essa si fece anche Simbolo del segreto a causa dell'assoluto
predominio maschile nell'epoca di cui trattiamo, e quindi qui troviamo
l'identificazione del segreto con Lucifero medesimo o Sophiah. ( La
quale non è altro che la Dèa, vista nei suoi lati chiaro e oscuro, e
che venne identificata con il Male solo successivamente, per rendere
completa l'opera di demolizione del feminino sacro), mentre la Croce
è, appunto, il simbolo maschile.
Quindi Lucifero=Sophiah=Dèa.
A questo punto, torniamo all'ordine della numerazione per dimostrare
perché concepiamo il Bene come accrescimento, e il Male come
decremento, e perché riteniamo che Dio e il Diavolo siano Tutt'uno,
partendo dal presupposto che tutti siamo felici quando siamo
creditori, ma molto, molto meno, se siamo debitori.
A questo punto il lettore mi perdoni se mi permetto di riportare un
elementare schemino di radicale ovvietà, ma che ci permetterà di
affrontare meglio la questione proposta, e cioé l'ordine della
numerazione algebrica ( e qui dovremmo anche comprendere perché siano
stati proprio gli Arabi, popolo dei Sufi nonché più importante
detentore dei segreti della Gnosi, a creare l'algebra dall'aritmetica
precedente, basata in larga misura sulle costruzioni geometriche, e
cambiando perennemente il modo in cui l'uomo guarda al mondo ).
3 – 2 – 1 0 +1 +2 +3
I numeri, essendo stati incasellati nell'ambito di una struttura
lineare, ci danno l'idea di un percorso consecutivo e, appunto,
lineare, che poteva sorgere esclusivamente dal monoteismo in quanto
esso procede per un percorso ancora una volta lineare che dovrebbe
portare alla fine dei tempi, in realtà, vedremo che l'Apocalisse non è
avvenuta, e non avverrà mai, proprio perché come la numerazione, così
il tempo, è ciclico, ma vedremo che in realtà la questione è un po'
più complessa.
Nel nostro mondo, qualunque cosa si faccia trova un corrispettivo
speculare da un'altra parte, ovverosia, il fatto che io sia creditore
implica che ci sia qualcuno che è debitore nei miei confronti, come è
vero il contrario, etc. Di conseguenza, ci accorgiamo che la necessità
di un -3 è motivata dalla realtà del +3, e che se uno esiste
fattualmente, ma non come principio ( sembrerebbe vero il contrario,
ma il debito può essere teorizzato, senza mai essere realizzato,
infatti una volta che esso è realizzato si estingue ), mentre il
secondo esiste sia fattualmente, sia come principio ( infatti
incamerato un credito continuiamo a custodirlo ). Vedremo in seguito
che questa è proprio la differenza che rende estremamente preferibile
l'estinzione dell'anima nel Pleroma della Luce, in cui continuerà a
sussistere priva della propria distinzione personale, piuttosto che
nella distruzione demoniaca ( Fuochi della Gehenna o dell'Apocalisse
biblica ), in cui si estinguerà definitivamente o per sempre. Perciò
il Bene è assolutamente preferibile al Male, che crediate nella
metempsicosi o meno.
Fermo restando che queste ricostruzioni vogliono essere uno strumento
di Pace per gli uomini e costruire una sovrastruttura che permetta
l'unione spirituale di tutte le genti della Terra, ricordando che ogni
retta è, in realtà, una curva, possiamo ora prendere per le Corna il
Toro della sequenza numerica e piegarlo in modo che il + 3 venga a
coincidere con il -3, etc. formando in questo senso la linea
dell'Infinito, che però corrisponderebbe allo 0, in seguito
all'associazione di ogni numero positivo con ogni numero negativo,
venendosi in questo modo a demolire quel Contrasto, esemplificato
dalla lettera “ Beth “ con cui inizia la Bibbia, e quel Movimento
iniziato dalla ribellione di Lucifero, ecco, questa è esattamente la
motivazione per la quale tutti i testi religiosi distinguono questo
mondo come illusorio, ovverosia perché noi viviamo lungo una linea
retta che, di fatto, non ha possibilità di sussistenza per i termini
stessi con i quali è costruita, a meno che, tornando alla geometria,
essa non venga studiata esemplificativamente nell'aspetto di un
cerchio, o meglio, di un “ 8 “, donna incinta o Venere paleolitica
vista di fronte, ma anche, rovesciata, simbolo dell'infinito,
ovverosia nuova e diversa forma del Tao, nell'unica forma del quale si
può distinguere nel punto che collega le due parti il centro sul quale
convergono e dal quale si originano come il Bene, così il Male, come
l'Addizione, così la Sottrazione. Ed il diverso orientamento dei due
settori del Simbolo, nella specularità dei termini, implica proprio la
realtà in entrambi casi fattuale dei termini coinvolti, perché il
principio non può entrare in questo mondo se non è introdotto
dall'uomo, il quale, a sua volta, ne è edotto da Dio ( o, se si
preferisce, dal Serpente della Genesi ).
Una nota su Nietzsche: il grande filosofo tedesco adottò probabilmente
per la sua concezione dello " Eterno Ritorno dell'Uguale " la forma
del Cerchio, o " 0 ", piuttosto che dello " 8 ", questo problema
tecnico lo confuse e lasciò allo stato di mirabile intuizione quanto
avrebbe potuto diventare un ragionamento completo e perfetto.
P.S. Dimenticavo la parte più importante di tutto lo scritto, è la
prima volta che capita: lo Spirito che mi ha dettato queste
considerazioni filosofiche ha dichiarato il suo nome, probabilmente
perché lo riportassi: si chiama Grazia Nicolini. ( Ogni riferimento a
persone ancora viventi è puramente causale, a meno che non si sia
trattato di una comunicazione telepatica, ma non credo proprio, perché
non è il mio genere, e perché in generale i viventi certe cose se le
tengono per sé, o le divulgano sotto il proprio nome o soprannome, e
non le comunicano prima di ciò agli altri, né telepaticamente, né in
altro modo ).
sabato 6 dicembre 2008
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