Cogitavi pensierosa ed errabonda
Sulla sponda di quel mare che guatavi
Da bambina, mentre adesso *
Sei vicina a quel rovente muro d'orto
Che si sporge da quel porto delle navi
Che guardavi e trasognavi nella brezza
Che accarezza le tue pallide sembianze,
E le dolci e care stanze che vedesti
Piccolina, pure ora sei cresciuta,
E matura e dispiaciuta pur del mare
Non ti accorgi che davanti a te s'estende,
Calmo placido ed immoto fino a che
Ti tuffi a nuoto.
* Questa interruzione che mi sembra di particolare rilievo, perché stacca con un settenario il passaggio dall'infanzia alla crescita, non dipende da me, ma da un'ulteriore coincidenza significativa: infatti avevo raggiunto il margine del foglio con alcune cancellature, ed avevo riportato la poesia così com'era senza accorgermi dell'involontaria interruzione ( il che mi diede anche qualche problemino in sede di copiatura sul blog, perché non riuscivo a capire dove fosse l'errore, né se si potesse risolverlo ).
sabato 6 dicembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento