giovedì 4 dicembre 2008

Ieri notte mi è apparso Umberto Saba!

Attorno alle 3.00 di notte, per addormentarmi, stavo riflettendo se
cambiare " vivendo " in " vivendoti " su un mio vecchio poemetto dal
titolo " La lanterna Magica ", o qualcosa del genere, per azzeccare
l'endecasillabo.
Mi è apparso in quel momento Umberto Saba: proprio lui, il poeta
italiano della prima metà del '900: vecchio, con il suo classico berrettino con
visiera ma senza pipa, e con una sciarpa al collo, la giacca e il
cappello, però, erano grigi.
Prima di andarsene, ha dichiarato:

- A'mme uiuènddoti non piaaacceeee.

Proprio così: con voce e accento da scimunito, e il fatto è tanto più singolare se si considera che non ho mai
letto nulla di questo autore ( che a questo punto passa nelle mie
priorità, anche se stavo studiando il Carducci ), per questa ragione, mi son trovato costretto a ricorrere
ad alcune illazioni:

1. Era ritardato, e lo è tuttora.
2. Si è trattato di un guscio qliphotico, abbandonato però da un uomo
di tali straordinarie intelligenza e sensibilità da lasciarne una
traccia anche in esso.
3. Era un altro che faceva finta di essere lui.
4. Era lui che faceva finta di essere un altro.
5. Varie non considerate.

In ogni caso, credo che sia opportuno ascoltarlo, quindi torno a
cambiare il testo da " vivendoti " a " vivendo ", e mi tengo il
decasillabo.

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