La torre che si staglia all'orizzonte
Segna il confine che non puoi varcare
Sul mare ove non puoi fare ammarare
Le barche che non vedi oltre gli scogli,
E raccogli un trifoglio, od un petalo
Disperso tra le foglie nella neve,
Ed è un lieve sussulto che ti prende
Perché c'è un nuovo ardore in te s'accende
Di scoprir tra le pietre ed i burroni
Che la vita costellano d'inciampi,
E pelle e carne fanno sanguinare,
Ancora occasioni di conoscenza,
Sapendo che la vita è come un dono
Ch'ha l'incarto è ormai spiegato e rotto,
Lasciato nella polvere a guastarsi,
E che si scambia a volte per il resto,
Ma la più bella gemma è ben nascosta
Fin dentro il mare, ed è disposta oltre
L'orizzonte che sta dopo la torre.
martedì 2 dicembre 2008
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