Irritato dai proiettili della
Sua pistola ad aria compressa
Con cui aveva precedentemente
Prima rovesciato e poi lasciato
Cadere il crocefisso ( ma di tale
Cosa non m'importò mai granché,
Anzi, mi fece piacere ), e che
Ora scaricava dal suo caricatore
A tamburo per colpire la schiena
Della mia compagna di banco ( ma
Che avrebbero potuto facilmente
Centrare anche me ), scagliai i
Miei occhiali sopra il ligneo
Ripiano costruito per ospitare
I libri, ruotai sul perno della
Mia persona e, dopo aver scaraventato
La sedia contro il suo banco
Con un calcio puntai precisamente
Il pugno fermo e duro dritto contro
La sua fossa cranica anteriore ( eppure
Era molto più grosso di me ). Ma tutto
Si risolse brevemente grazie
Al pronto intervento del professore,
Che rientrò rapidamente nell'aula
Dal corridoio in cui chiacchierava
Allegramente.
sabato 6 dicembre 2008
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