Gli altri possono avere un'influenza devastante su di noi: è
sufficiente, a volte, uno sguardo in tralice, una parola detta a
sproposito, o magari proprio con cattiveria, un gesto fastidioso, etc.
per farci perdere la pace mentale, che, a mio avviso, è la dote più
importante da custodire, in qualunque campo lavorativo, od anche
personale. ( Perché dovremmo permettere agli altri di rovinare i
nostri hobby o i nostri divertimenti? )
Per riaggiustare la situazione, io sul momento introduco mentalmente
una falsa verità, nella quale, all'occasione, credo fermamente ( ad
es. mi ha guardato in tralice perché ha scambiato una cosa che io
facevo per un'altra, mi ha detto una cattiva parola perché gli è parso
che il mio atteggiamento fosse aggressivo nei suoi confronti, o forse
si è ricordato di un'ipotetico torto subito in mattinata, etc. ),
questo permette di addormentare l'alterazione emotiva, che è sempre e
comunque temporanea, e di continuare nella più assoluta indifferenza i
nostri affari. In fin dei conti, potremmo sempre chiarire la questione
in seguito, a mente calma ( il che è molto utile anche per liberare la
propria psiche dalla falsa verità, che potrebbe facilmente essere
registrata come realtà piuttosto che un" mentire senza mentire " ).
Inoltre, un successivo chiarimento farà sì che non si prendano colpe
che, di fatto, non si hanno.
Poi ci sono sempre quelli che lo fanno apposta...
P.S. Naturalmente, se avete a che fare con un tizio alto due metri per una
stazza di, poniamo, 240 Kg, potrebbe essere opportuno lasciare perdere
e accontentarsi della falsa verità, ricordandosi di " dimenticarla "
successivamente.
giovedì 27 novembre 2008
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