Si sbrindellano catene roventi
Nell'abisso della tua personalità,
E rinascendo a nuova aurora,
Ti accorgi della vacuità senza rimedio
Del circostante. E spine e rovi
Stringono d'assedio le finestre ombreggiate
Delle tue piccole stanze amareggiate
Dalla tua assenza prolungata.
E la polvere sopra i divani
Richiama ricordi d'un Oriente
Scomparso nelle fitte nebbie del tragitto
Che ti portò a dimenticare la tua presenza.
mercoledì 19 novembre 2008
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