giovedì 27 novembre 2008

Sulle necessità sociali dell'uomo

A mio avviso, l'uomo è un animale socialmente necessitato: con ciò
intendo che l'inserimento sociale non sempre corrisponde alle sue
motivazioni ( anzi, uomini che abbiano raggiunto il massimo livello
intellettuale, come Marcel Proust od Arthur
Schopenhauer, hanno generalmente preferito allontanarsi dalla società,
piuttosto che parteciparne, questo, per la qualità generalmente bassa
della medesima sotto tutti i livelli, mentre i Sufi praticano la Via
del Biasimo proprio come forma di contrasto con le imposizioni sociali
sulla persona, specialmente a livello ideale ). Nel suo intimo, anzi,
l'uomo preferirebbe usare ed abusare della società a suo piacimento
( Es e Inconscio ), e per questo esistono leggi, codici morali,
religioni, etd. che, assieme con l'educazione, hanno lo scopo di
tamponarne gli istinti basicalmente bestiali proprio per permettere
alla società di continuare ed evolversi, ma, in questo senso, non si
parla più di società, ma di civiltà.
Perché la civiltà? Perché l'uomo, come molti animali, in particolare
necrofagi ( l'australopiteco, come lo sciacallo o l'avvoltoio, si
nutriva di carogne, e ancora oggi l'uomo consuma generalmente animali
dopo che siano stati uccisi da altri ), necessita di muoversi in
branco a scopi essenzialmente di sopravvivenza, e questa esigenza
aumenta di intensità man mano che prosegue il percorso storico, tant'è
che le civiltà industriale e successive portano ad una nuova epoca la
divisione del lavoro per arrivare al predominio del terziario.
Insomma, nonostante l'uomo costituisca una specie radicalmente
egoistica e violenta, è costretto dalla natura delle cose a
manifestare un atteggiamente di generale collaborazione, e quindi una
certa necessaria ipocrisia, e a preferire, come vediamo brillantemente
esposto in Machiavelli, l'astuzia alla forza, tuttavia, aggiungerei,
man mano che aumentano le sue facoltà decisionali e le posizioni di
potere all'interno della società in generale nel primo caso, di parti
sostanzialmente rappresentative di sezioni sociali nel secondo,
l'ultima può progressivamente sostituirsi alla prima, scatenando
guerre e guerre civili.

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