Balliamo il Tango!
E dimentichiamoci del fango
che siamo costretti a vivere ogni
giorno, stretti nel baratro delle possibilità,
e nella ricerca oculata delle
finalità economiche, nel farci sistema
organico e operativo di un corpo
sociale che non sembra, ormai, più vivo,
dimentichiamoci del male e balliamo
su questa pista dove siamo bene in
vista la nostra passione ed il nostro
desiderio espressi nella voce dei
corpi uniti nell'androginia perfetta
in una posizione che si fa sempre
più stretta.
E quando la musica sarà finita,
allora riprenderà la vita di tutti
i giorni, e sarà il diverso suono
dei corni della necessità a
segnare il nostro abbandono,
la fine del nostro rapporto
rimasto, da simbolo di speranza,
a freddo corpo morto.
lunedì 2 febbraio 2009
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