Le more del mattino sono quei piccoli
frutti che cogli da bambino, tra gli
arbusti ed i germogli e le foglie degli
alberi, assieme ad i lamponi che ti sembrano
assai buoni e deliziosi solo al tatto, e non resisti
al matto desiderio di portarne uno alla bocca
e di assaggiarlo, mentre scocca la freccia
delle emozioni nell'attimo in cui l'addenti,
e provi un piacere nuovo e diverso, ti senti
perso in quella delizia semplice e delicata,
come complice degli altri che ti hanno
accompagnato e che riempiendo le ceste
di vimini compiono quei piccoli crimini
del gusto e del sapore, che vivendoli
sanno di cose antiche, come nuove.
Ma adesso che non sei più bambino,
ricordi ancora quelle more del mattino,
quell'unica escursione che vivesti
in un tempo che passasti sotto il sole
del passato steso sopra le campagne,
ed è un pensiero così delizioso e dolce,
che ti tempra come un giorno di riposo.
lunedì 2 febbraio 2009
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