domenica 1 febbraio 2009

La Meditazione della Morte ( Chaos Magick )

Questa è una mia elaborazione di una delle due antiche " Meditazioni
della Morte " tibetane.
Spegnete qualunque elettrodomestico, ed ogni luce, è importantissimo
che siate immersi nel silenzio e nella tenebra: se vi è possibile,
eseguite questa meditazione di notte, dimodoché anche i rumori
provenienti dall'esterno siano il più possibile attutiti.
Sdraiatevi sulla schiena, tenendo le gambe unite e le mani sopra le
spalle, ma senza fare peso, in modo che non venga compresso il
diaframma. Visualizzatevi sopra uno dei più alti, freddi e innevati,
altipiani del Tibet. Il vento freddo fischia verso di voi, portando
nugoli e nugoli di neri corvi.
I corvi iniziano a beccarvi, prima tra le dita dei piedi, quindi sulle
ginocchia, arrivando a graffiarvi le ossa, quando strappano lembi di
pelle, li portano via andando a divorarli in pace, ma altri volatili
ne prendono subito il posto, costringendovi ad una lenta agonia.
Nel frattempo, altri corvi iniziano a beccarvi nella zona genitale,
sulla pancia, sui capezzoli, sotto le ascelle, tra le dita delle mani,
ma anche sul volto, strappandovi via pezzi di lingua, brani delle
narici, ma insistendo, particolarmente, sugli occhi. Approfondite le
sensazioni che essere beccati figurativamente dai corvi vi dà,
noterete che l'impatto sugli occhi è profondamente diverso, e più
intenso, da quello, ad es. sulle ginocchia, che, a sua volta, è
diverso da quello sui polpastrelli delle mani.
Quando avrete visualizzato il vostro corpo per metà spolpato, avrete
lo scheletro soltanto visibile nella parte anteriore, e la parte
posteriore del corpo ancora presente, i cui margini, quindi, esposti e
deturpati, circondano i vostri fianchi: visualizzate una piccola
stella, un piccolo bagliore pulsante nella zona del plesso solare: è
il vostro Angelo Guardiano, che sta studiando il quotidiano martirio
del vostro corpo negli eventi quotidiani.
A questo punto, giratevi sulla pancia, e lasciate che i corvi
procedano allo stesso modo sulla parte posteriore del vostro corpo:
noterete una particolarità, e cioé che adesso, essere beccati dai
corvi non vi dà più sensazioni spiacevoli, ma sensazioni di grande
piacere, e sempre dello stesso tipo, ovunque becchino.
Questo avviene non solo a causa delle ragioni speculari insite nel
corpo umano, così come in tutto l'Universo, ma anche perché la parte
posteriore del corpo è la più protetta, e quindi rimane immune dalla
gran parte delle disgrazie quotidiane: perciò, possiamo dire che
l'istinto di Thanatos è localizzato nella parte posteriore del corpo,
e consiste infatti nel guardarsi indietro ai torti subiti, etc. per
meditare vendette e simili, mentre l'istinto di Eros è coinvolto dalla
parte anteriore del corpo, che è quella che ci rende consapevoli della
nostra fragilità: riconoscendola anche negli altri, ci mettiamo " una
pietra sopra ", ossia perdoniamo, e preferiamo guardare avanti.
Proprio perchè entrambi gli istinti fanno parte come del corpo, così
della psiche umana, entrambi sono pienamente importanti, ed entrambi
vanno adottati secondo la ragione della mente conscia, laddove la
parte anteriore del corpo corrisponde al Superconscio, e quella
posteriore all'Inconscio.
In ogni caso, non appena i corvi avranno terminato di banchettare a
vostre spese, lasciate lo scheletro ad essere consumato dal vento,
finché non ne resterà più nulla: nel frattempo, l'Angelo Guardiano
avrà raggiunto le stelle, e sarà diventato una di esse, per poi
precipitare mentre attorno ad esso risorgerà un nuovo corpo terreno:
quello con cui vi alzerete.
Vi ricordo che queste meditazioni, richiedendo una certa immobilità
del corpo, possono causare problemi circolatori o respiratori più o
meno seri, a seconda dei casi, nonché farsi fomite di perturbazioni
psicologiche: di conseguenza, non procedete, se non sapete esattamente
quello che state facendo, e, diversamente, leggete solo per curiosità.

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