Guidami quando si scateneranno le acque delle
arcate superiori, e si rovesceranno sopra di me le
Furie illuminate dalla tempesta, e fa' che non mi
manchi il tuo soccorso, ma calando la tua ineffabile
Gloria sull'esile filo di un raggio di sole, insedia il
tuo trono dorato nella mia anima e dentro il mio cuore.
E se si dissiperanno i pulviscoli dell'animo in un nuovo
andirivieni di pensieri, in nuove strategie di bagliori intermittenti
di speranza e di afflizione, allora, quando si strapperà
il velo del Tempio, e gli Abissi si solleveranno
come oceani d'impenetrabilità equorea, segnando il passo
dell'inconsistenza dell'Infinito, prendimi per mano, perché
i cieli si scuoteranno, gli oceani sussulteranno, e le terre
si infrangeranno al cospetto della Rivelazione della tua Verità.
E si scomporrà la luce nell'arcobaleno della sinestesia
delle percezioni, e tutto ciò che parve fratturato
si ricomporrà nella Meraviglia della Cosa Una, e così sarà
che le nostre pulsazioni batteranno univoche al ritmo orgiastico
della tua Verità, rimanendo indistinte tra l'Amore e la Luce.
domenica 8 febbraio 2009
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