Io ti canto, Terra dei Cinque Fiumi,
Da te si levano i santi fumi degli incensi,
E le intense orazioni di fedeli da
tutte le religioni, tu, granaio dell'India,
Invidia di terre più misere,
Mistero dell'industriosità umana,
Più fiorente d'Egitto e di Trinacria
E' il tuo raccolto, dovizioso e folto
Di frutti, come per un'Olanda orientale
Sorta come un fiore dal male
Dell'aridità, crogiolo di popoli,
Ricco di uno stuolo di acropoli
Diverse, di cui ognuna con l'altra
Fa guerra in splendore, mentre tace
Da tempo il cannone, tacciono
Il mortaio ed il predone in un paese
Di letizie, una crisoelefantina terra
Di delizie di latte e di miele.
Oh! Possano guardare a te
La Palestina ed Israele.
giovedì 12 febbraio 2009
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