I punti esclamativi sono le saldissime mura della Babele dei
Linguaggi: esclamando limitiamo il rapporto di scambio con il
prossimo, e, se aggiungiamo che per ogni persona, ogni parola richiama
associazioni diverse, riusciamo a comprendere come nelle famiglie
siano così facili i litigi, tra le nazioni, le guerre. Il punto
esclamativo, dunque, è il saldo bastione di Thanatos. Il punto
interrogativo, invece, è l'esatto contrario, manifestazione di Eros, è
l'uncino che ci tiene vincolati al prossimo: domandando, alimentiamo
lo scambio con il prossimo, e chiariamo le reciproche associazioni,
spiegandoci meglio, e formulando amore, per questo, quando si litiga,
è difficile fare domande, quando si dichiara una guerra, chiedersi se
vi era un'altra soluzione.
Se vogliamo più Odio, esclamiamo, se vogliamo più Amore, domandiamo.
In fin dei conti, è tutta una questione di forma.
sabato 7 febbraio 2009
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